INCONTRO DI FORMAZIONE PER ALLENATORI E DIRIGENTI

Quale modo migliore per scambiarci gli auguri per un Buon Natale e Anno Nuovo? E’ stato svolto uno stimolante incontro nel salone della Polisportiva rivolto agli allenatori insieme ai dirigenti dal significativo titolo:

“Formare per crescere: operare nello Sport in modo qualificato”

I tre relatori ci hanno offerto tanti stimoli per la nostra azione che non intendiamo elencare compiutamente ma solo alcuni attorno a parole significative.

 “CRESCERE”: su questa parola ha scavato soprattutto il Prof. ROBERTO FARNE’ – docente afferente al Dipartimento di Scienze Qualità della vita (Università di Bologna) svolgendo il tema “Educazione e Sport: un complesso sistema di relazioni”.

Crescere è una necessità intrinseca dei ragazzi che avviene in tanti modi ma in modo privilegiato attraverso il gioco libero con gli amici. Non solo esercita il suo fisico ma impara ad organizzarsi, a mettersi in confronto, a prendere decisioni. E’ un complesso sistema di relazioni che lo fa crescere come persona. Il ragazzo ha bisogno di giocare ma è necessario che abbia degli spazi. Oggi nelle nostre città sono rimasti quasi solo i cortili delle Parrocchie.
Dal gioco libero si passa poi allo sport organizzato ed è un altro balzo in avanti perché lì il ragazzo impara la disciplina, impara a stare alle regole, impara che per ottenere risultati bisogna impegnarsi, fare allenamenti, essere puntuali, non barare, ecc.. Impara che si gioca “con” e non si gioca “contro”. Che certamente uno vincerà e l’altro perderà ma quello che perde non vale meno di quello che vince; impara cioè la sana competizione libera dalla ideologia; il rispetto dell’avversario ecc.
Il ragazzo cioè viene “educato” e non semplicemente “allevato” o “addestrato” nelle sue doti fisiche. Si addestra un cane o un cavallo, non un bambino. Un bambino si educa.

Qui subentra un’altra parola chiave: “L’ADULTO”, evocata soprattutto dagli altri due relatori: Don GIORDANO GOCCINI – Responsabile regionale della Pastorale Giovanile (Diacono di Reggio Emilia) – che ha svolto il tema “Mettersi in gioco: una metafora ormai logora?” e Don MARCO FOSCHI – Parroco di Casinina-Auditore (Diocesi di Rimini) – che ha svolto il tema “Lo sport come linguaggio per la crescita integrale”.

 La realtà degli adulti è stata in parte criticata per come a volte si è presentata di fronte agli adolescenti, soprattutto se un po’ trasgressivi, con un atteggiamento solo censorio o coercitivo senza capirne le pulsioni di crescita. L’adulto a volte  non guarda il bene integrale del bambino ma cerca di tirar fuori il campioncino.
Mettersi in gioco vuol dire capire i ragazzi, incoraggiarli e stimolarli anche quando non hanno tutte le doti del campione. Un’azione riuscita, un canestro, un bel tiro a pallavolo sono un pieno di autostima e tanti ragazzi timidi sono stati recuperati attraverso lo sport. Don Marco Foschi ci ha testimoniato questo citando episodi di ragazzi del suo gruppo.
Insomma, il ragazzo attraverso il gioco e lo sport impara ad affrontare le difficoltà della vita, si addestra, ma se ha accanto a sé degli adulti veramente cresciuti, capaci di mettersi in gioco e che ci tengono al suo vero bene si EDUCA.
Questo è quello che ci prefiggiamo nella POLISPORTIVA STELLA, e pertanto è necessario che tutti coloro che intervengono con i ragazzi e in primo luogo i Dirigenti e gli Allenatori abbiano uno spessore umano ricco, completo, oltreché pieno di competenza.
Quindi incontri come questo sono da ripetersi.

Il Consiglio Direttivo