CIAO “FER”

La prima volta in cui sono entrata in quella palestra dal cemento verde per il primo allenamento con la maglia giallo blu della Polisportiva Stella, mi ha colpito la tua compostezza: il tono di voce basso e tranquillo, il ritmo pacato nello spiegare gli esercizi che dovevamo eseguire… erano cose alle quali non ero abituata, ma che inconsciamente forse avevo già notato da avversaria, e mia vevano convinto che quella sarebbe stata la “palestra” giusta nella quale continuare la mia avventura nella pallavolo.

La seconda cosa con cui mi sono dovuta confrontare allenandomi con te è stata la tua intransigenza: non era facile digerire il tuo giudizio netto su un esercizio mal eseguito, un allenamento condotto con poca energia, una gara persa in rimonta… proprio perché espresso con quella pacatezza, sembrava irrevocabile!

Ma la terza cosa che ho imparato di te, conoscendoti meglio, mi ha aiutato a sintonizzarmi con i tuoi pensieri: era la tua ironia, con la quale ci mettevi di fronte alle nostre imperfezioni in campo, aiutandoci a sentirle “nostre” appunto, e a far leva su di esse per migliorare il nostro gioco – lezione di vita mai abbastanza applicata.

Quando ho scelto di indossare la maglia gialloblu, non cercavo trampolini stratosferici, ma un luogo in cui assaporare il divertimento dell’agonismo imparando a giocare a pallavolo il meglio possibile. Ho trovato questo luogo anche grazie a te, che sapevi incarnare alla perfezione lo spirito di una società nata per educare nello sport.

Non ho mai conosciuto “Fer” molto al di là del campo da gioco, ma guardando indietro mi sono accorta di ricordare ancora la tua voce, nonostante non la senta da quindici anni, e nonostante non possa sentirla più: un piccolo segno, anche questo, della scia di umanità che hai saputo creare intorno a te.

Ciao Fer!

di Martina Ricca

dal sito www.pallavoliamo.it